Tutti i segreti per pianificare itinerari in moto alla perfezione
Il viaggio è un’esperienza bellissima che piace più o meno a tutti, soprattutto se viene fatto con il proprio mezzo preferito. Il legame che si crea tra un biker e la sua moto è molto particolare e le avventure condivise hanno un sapore speciale. Ma prima di potersi mettere in sella e partire è necessario seguire una serie di passaggi preventivi: solo così sarà possibile godersi al meglio la gita sulla due ruote. In questa pagina vedremo come pianificare itinerari in moto perfetti, come preparare il mezzo e cosa bisogna portare per vivere al massimo l’esperienza.
Perché pianificare itinerari in moto prima di viaggiare
Prima di mettersi in sella e partire è necessario avere le idee chiare su quelle che sono le proprie intenzioni. Innanzi tutto bisogna chiedersi perché si vuole intraprendere un viaggio in moto: lo si fa per girare in completa libertà, senza meta, oppure si vuole andare a visitare un luogo o un’attrazione specifica? E poi, è più importante la destinazione oppure si dà maggiore importanza alle emozioni che può dare percorrere quella determinata strada? Si vuole vivere un’esperienza ricca di adrenalina o si va alla ricerca del relax? E ancora: si viaggia da soli o in compagnia?
Insomma, sono davvero tante le domande che bisogna porsi prima di mettersi in viaggio. Chi sceglie di pianificare i suoi itinerari in moto nel modo giusto riuscirà sicuramente ad organizzare meglio il suo equipaggiamento, il suo bagaglio e le sue spese, senza dimenticare il fatto che una buona pianificazione permette di gestire al meglio i tempi e di ridurre gli imprevisti. Bisogna poi considerare il fatto che i viaggi in moto a volte possono riservare qualche sorpresa (non sempre positiva), quindi non sarebbe affatto una cattiva idea avere un piano B (ma anche un piano C) per affrontare con serenità ogni tipo di intoppo.
Come pianificare itinerari in moto alla perfezione
Il primo consiglio che si può dare a chi ha intenzione di fare un viaggio in moto è quello di iniziare ad organizzare il tutto con largo anticipo, stabilendo per lo meno i punti fermi dell’avventura che si decide di intraprendere. C’è anche chi decide di vivere alla giornata e di partire senza neanche aver stabilito una meta, ma anche in questo caso ci sono alcune cose che vanno preparate in anticipo. Scopriamo quali sono i passaggi da non saltare se si vuole pianificare degli itinerari in moto perfetti!
La preparazione della moto
Non si dovrebbe mai affrontare un viaggio senza aver prima controllato e preparato nel migliore dei modi il mezzo che si decide di utilizzare. Ovviamente questa fase può essere più o meno accurata e lunga in base al tipo di percorso che si intende fare, ma non va mai sottovalutata. La cosa migliore da fare sarebbe portare la moto nell’officina di fiducia, in modo da permettere ad un professionista di effettuare i controlli del caso: stato dei freni e delle gomme, livelli del liquido di raffreddamento e dell’olio e così via. Va dato uno sguardo anche alle luci e a tutti gli agganci su cui verranno posizionati i bagagli. Sembra scontato dirlo, ma una controllatina al serbatoio è d’obbligo.
La pianificazione dell’itinerario
La parte centrale dell’organizzazione di un viaggio è rappresentata dalla pianificazione dell’itinerario in moto. Sarebbe opportuno scegliere con cura la destinazione finale (ma, come abbiamo già detto, c’è anche chi parte senza averne individuata una precisa), in modo da farsi un’idea del tempo che occorre per raggiungerla e quante tappe si dovranno fare lungo il tragitto. Gli esperti consigliano di non guidare per più di quattro o cinque ore al giorno e di fare delle soste adeguate, in modo da non stancarsi eccessivamente e soprattutto da poter apprezzare al massimo i luoghi che si stanno attraversando. La pianificazione dell’itinerario e delle soste permette anche di gestire al meglio in tempo a disposizione anche in caso di inconvenienti.
Ma come si fa in concreto a pianificare un itinerario in moto? Non esiste un’unica strada: è possibile scegliere tra vari metodi. Solitamente chi organizza un viaggio corto (la classica uscita del weekend, diciamo) individua la destinazione da raggiungere e poi pianifica il tragitto da seguire per andarci e per tornare. Chi invece ama fare viaggi di durata maggiore, invece, di solito sceglie un punto base a cui fare ritorno dopo le diverse uscite programmate e da cui ripartire il giorno seguente per raggiungere i luoghi di interesse scelti; di solito il campo base si trova al centro della zona che si intende visitare. Ci sono anche molti motociclisti che prevedono di arrivare alla destinazione finale in “un’unica tirata”, per poi magari godersi di più le tappe intermedie durante il ritorno.
Qualunque sia il metodo scelto, per pianificare al meglio l’itinerario bisogna stabilire dei punti fermi, ovvero il numero di ore che si vuole rimanere in sella oppure il numero di chilometri che si vogliono percorrere ogni giorno. Per fortuna oggi la tecnologia può essere di grande aiuto ai motociclisti anche in fase di organizzazione del viaggio: tra strumenti online, applicazioni e navigatori può essere sicuramente più semplice scegliere una mappa e definire il tragitto migliore da seguire per raggiungerla e per visitare altri luoghi che si ritengono interessanti o percorrere strade che consentano di vivere al meglio l’esperienza in sella alla propria amata due ruote.
Come vestirsi e come preparare il bagaglio
Viaggiare in moto significa vivere emozioni, sentire l’adrenalina, immergersi in paesaggi che con altri mezzi non si potrebbero apprezzare alla stessa maniera. Ma per poter godere di tutti questi benefici è necessario essere adeguatamente attrezzati e dotarsi di tutto quello che occorre per guidare in sicurezza. Ovviamente bisogna dare la giusta attenzione all’abbigliamento, che deve essere composto da capi specifici per motociclisti. Parliamo di prodotti che sono stati pensati e progettati specificamente per chi viaggia sulle due ruote e che quindi sono realizzati con materiali tecnici, resistenti e durevoli nel tempo, oltre che dotati delle protezioni nei punti più sollecitati o nelle zone più a rischio. Ma di questo ne parleremo più avanti.
Bisogna pensare anche a quello che si indossa quando non si è alla guida e a tutti gli accessori che non devono mai mancare quando si sta facendo un viaggio in moto; in altre parole bisogna capire cosa mettere nel proprio bagaglio. Per quanto riguarda l’abbigliamento, è meglio portarsi lo stretto necessario, puntando magari su capi che si possano lavare facilmente e che si asciughino rapidamente: sotto questi aspetti la microfibra può essere un ottimo alleato. Non sarebbe una cattiva idea portarsi un impermeabile oppure un kit antipioggia da moto: il meteo a volte fa brutti scherzi e bisogna essere pronti ad ogni evenienza.
È importante avere sempre a disposizione tutti gli accessori, gli strumenti ed i ricambi che permettano di effettuare le piccole riparazioni che si possono rendere necessarie durante il viaggio. Il kit per riparare le forature, i ricambi per le lampadine ed i fusibili, i cavi, il nastro telato, il filo di ferro, una pinza, le chiavi inglesi più comuni, le fascette di plastica, i cavi batteria, il lubrificante per la catena: questi sono accessori che si dovrebbe avere sempre a portata di mano durante un viaggio in moto. Speriamo sempre che non sia necessario usarli, così come il kit di pronto soccorso che non dovrebbe mancare mai, ma è sempre meglio farsi trovare pronti di fronte a tutto.
Tutto ciò che ti serve per il tuo prossimo itinerario
Lo abbiamo già accennato nel paragrafo precedente: per viaggiare in sicurezza non si può trascurare il tema abbigliamento da moto. La tuta in pelle è il capo che garantisce la massima protezione, perché è realizzata con materiali ad alta resistenza ed è dotata di rinforzi e protezioni; inoltre, essendo progettata per chi viaggia in moto, garantisce la massima libertà di movimento e permette di mantenere senza problemi la posizione di guida. La tuta intera, però, può risultare un po’ scomoda, soprattutto per chi vuole affrontare un lungo itinerario con pause durante le quali ci si vuole liberare facilmente della propria “divisa” da biker. In situazioni del genere si può optare per le tute divise oppure per il kit composta da pantaloni specifici per motociclisti e giacca da moto: anche loro sono realizzati con materiali resistenti all’urto ed all’abrasione, offrendo al motociclista un’ottima protezione sia dalle intemperie che dagli urti o dalle scivolate.
Sia d’estate che d’inverno, il buon motociclista indossa sempre i guanti. Le mani sono la parte del corpo più esposta nei viaggi in moto, quindi vanno protette con guanti specifici: in commercio se ne possono trovare di varie tipologie e materiali, ma tutti devono presentare delle caratteristiche ben precise. Innanzi tutto devono essere dotati di protezioni e rinforzi, devono garantire la mobilità della mano, devono permettere al motociclista di avere una presa salda e sicura sulle manopole e devono offrire un adeguato supporto all’articolazione. Un discorso simile si può fare anche per le calzature: non sarebbe una cattiva idea optare per degli stivali da moto di qualità. Forniscono un’ottima protezione per i piedi e le caviglie, forniscono supporto all’articolazione, difendono dalle vibrazioni e impediscono i movimenti pericolosi, senza però limitare la mobilità del motociclista.
I biker più sportivi sanno bene che le protezioni possono essere fondamentali, soprattutto quando si affrontano determinati percorsi: ecco perché bisognerebbe dotarsi anche di protezioni per le ginocchia e i gomiti, come ad esempio le saponette di Speedy Re. Ovviamente non si può partire senza un casco, elemento obbligatorio oltre che indispensabile. Anche in questo caso se ne possono trovare diverse tipologie: ogni motociclista ha le sue preferenze, ma nella scelta bisogna considerare anche il tipo di esperienza che si intende fare. Gli esperti suggeriscono di non partire per un lungo viaggio con un casco appena comprato e quindi non testato per un certo numero di ore che permettano di capire se è perfetto o se crea qualche tipo di fastidio. I tappi per le orecchie sono caldamente consigliati, soprattutto se si pensa di guidare per tante ore di seguito.