curve in moto

Come affrontare le curve in moto: tecnica e strumenti

Ecco come impostare e affrontare correttamente le curve in moto

Chi viaggia in moto sa bene di cosa stiamo parlando: un giro sulla propria due ruote è in grado di regalare forti emozioni positive. La velocità, la possibilità di scoprire posti nuovi, il senso di libertà, sentire l’aria addosso… sono tutte cose che arricchiscono e danno una bella spinta all’umore del motociclista. I biker più esperti amano i percorsi ricchi di curve, anche perché permettono di sfruttare al massimo le proprie abilità, ma per arrivare a questi livelli è necessario fare pratica e soprattutto apprendere alcune nozioni fondamentali. Ecco perché è importante imparare ad affrontare le curve in moto: in questa guida sveleremo la tecnica giusta e tutti i passaggi da seguire per superare nel modo migliore ogni cambio di direzione. Il tutto, ovviamente, senza mai perdere di vista l’aspetto della sicurezza.

L’importanza di impostare una curva in moto

Per riuscire a superare bene una curva è importantissimo sapere come impostarla. Se ci si limitasse a dare le istruzioni basilari per percorrere la curva nel modo più semplice, potremmo dire che per eseguire la traiettoria ideale bisognerebbe allargarsi al momento dell’ingresso nella curva, stringersi verso il cosiddetto punto di corda (ovvero il punto più stretto della curva) ed infine allargarsi quando si è in fase di uscita. In questo modo si ha la possibilità di sfruttare tutta la larghezza della corsia (mai uscire dalla propria!) per rendere la traiettoria più favorevole e meno impegnativo rispetto a quella che si dovrebbe seguire se si cercasse di rimanere sempre alla stessa distanza dal bordo della strada durante l’intera esecuzione della curva. Ma sarebbe un errore limitarsi a conoscere questa semplice (ma fondamentale) regola per imparare ad affrontare le curve in moto nel modo corretto: ci sono tanti aspetti da considerare, a partire dalle forze che subentrano quando si fanno manovre di questo tipo.

Quando un veicolo a due ruote si inclina per affrontare una curva, la forza centrifuga lo spinge verso l’esterno e deve essere compensata dalla forza peso, che invece lo spinge verso l’interno. Il motociclista, per mantenere costante l’assetto della moto, deve essere bravo a trovare il giusto equilibrio tra queste due forze, altrimenti può accadere che:

  • se la sterzata è scarsa, il veicolo si inclinerà sempre di più;
  • se la sterzata è eccessiva, il veicolo prima si raddrizza e poi tende ad inclinarsi nella direzione opposta.

Bisogna altresì tenere conto dell’effetto giroscopico che coinvolge le ruote nel momento in cui il veicolo si inclina e che fa girare in modo automatico la ruota anteriore nella direzione dell’inclinazione.

Bisogna poi considerare il tipo di curva che si deve affrontare. Le curve infatti non sono tutte uguali: possono differire tra loro in base all’angolazione, alla pendenza, alle condizioni e così via. Per quanto riguarda le angolazioni possiamo distinguere le curve a raggio costante, le curve a raggio crescente (ovvero che si aprono) e le curve a raggio decrescente (curve che si chiudono perché il loro raggio si restringe). Le curve poi possono svilupparsi con pendenze diverse: in piano, in discesa, in salita, addirittura miste o con variazioni immediatamente prima o immediatamente dopo. Infine, le condizioni: l’approccio alla curva deve tenere conto dell’ampiezza e dello stato della strada, del tipo di terreno, della visibilità, del volume di traffico e così via.

La tecnica infallibile per la curva in moto

Come visto nel paragrafo precedente, un motociclista quando deve affrontare le curve in moto deve tenere conto di moltissimi aspetti. Servono concentrazione e precauzione e solo con la pratica sarà possibile imparare la tecnica infallibile. In realtà dovremmo parlare di tecniche, al plurale, perché è importante sapere come comportarsi quando le variabili in gioco sono diverse.

  • Tecnica Press, adatta per affrontare curve strette con percorrenza a bassa velocità (sotto i 40 km/h): la moto scende in piega e si allontana dal corpo del motociclista, che mantiene il busto dritto;
  • Tecnica Laying, la più comune, con l’asse della schiena del motociclista che replica l’inclinazione della moto in curva;
  • Tecnica Spiegel, amata dai motociclisti più sportivi e veloci, che prevede di contrastare la tendenza della moto ad andare verso la parte esterna della curva con il busto che si sposta verso l’interno.

Ma la tecnica di curva in moto infallibile è quella che non prevede errori. I più comuni possono essere raccolti in un piccolo elenco composto da tre voci. La prima è la frenata da panico causata da un ingresso in curva troppo veloce; la frenata comporta l’allargamento del raggio di curva, con inevitabile (e pericolosissima) invasione della corsia opposta. La seconda è la paura di piegare: bisogna esercitarsi per perfezionare la tecnica e riuscire a risolvere le situazioni di pericolo. La terza è l’impazienza, che spesso porta ad affrontare le curva con troppo anticipo; l’obiettivo deve essere quello di mantenere la traiettoria più larga possibile, prima di stringerla: in questo modo non solo diventa più semplice superare la curva, ma si ha anche una migliore visuale della curva stessa e della strada.

Come affrontare le curve in moto: tutti gli step

A prescindere dallo stile di guida e dalla tipologia di curva che si va ad affrontare, ci sono dei passaggi che vanno seguiti sempre nelle varie fasi: prima della curva, nel pieno della curva ed in fase di uscita. Vediamo uno ad uno tutti gli step da seguire.

Prima della curva bisogna:

  1. valutare il traffico sia davanti che dietro;
  2. restare concentrati;
  3. mantenere la parte inferiore del corpo tesa e ben a contatto con il mezzo, mentre la parte superiore deve essere più rilassata;
  4. rallentare con gradualità, sfruttando meno i freni e più il freno motore.

Durante la curva bisogna:

  1. controllare sempre ciò che avviene davanti e dietro di noi;
  2. mantenere la testa verticale rispetto al terreno, con il corpo che si inclina verso l’asse del veicolo;
  3. tenere leggermente piegato il braccio all’interno ed esteso quello all’esterno;
  4. sentire il centro di gravità;
  5. seguire una traiettoria adeguata al tipo di curva; se è una curva che va a chiudersi, ad esempio, bisogna stare più larghi in entrata e rientrare immediatamente per non andare fuori strada.

Dopo la curva bisogna:

  1. tenere gli occhi ben puntati sull’uscita della curva, in modo da mantenere una traiettoria stabile;
  2. rilasciare il freno;
  3. accelerare in modo progressivo mentre la moto si raddrizza;
  4. il corpo ed il veicolo tornano verso la posizione verticale;
  5. riprendere una posizione più rilassata.

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Curvare in moto in sicurezza con l’equipaggiamento giusto

Per poter affrontare le curve in moto in totale sicurezza, però, la tecnica da sola potrebbe non bastare. In strada può capitare di tutto e bisogna essere pronti ad ogni evenienza: ecco perché è fondamentale dotarsi dell’equipaggiamento giusto per minimizzare i rischi e godersi appieno il proprio giro in sella all'amata motocicletta. 

Oggi per fortuna nessuno pensa di poter più uscire senza aver indossato il casco, anche perché è obbligatorio, ma non ci si può limitare a quello. Bisognerebbe indossare una tuta da moto o, quanto meno, un kit composto da pantaloni e giacca da moto: parliamo di capi tecnici, creati appositamente per i motociclisti perché realizzati in materiali specifici in grado di proteggere il corpo dagli urti e dalle abrasioni, oltre che permettere una guida comoda e libera. Le tute e le giacche di Speedy Re sono realizzate in pelle di bovino o di canguro, presentano rinforzi e protezioni nei punti strategici e possono anche essere personalizzate. 

Gli stivali da moto sono progettati non solo per proteggere il piede e parte della gamba in caso di incidente, ma anche per attutire le vibrazioni, garantire stabilità alla caviglia ed impedire movimenti pericolosi. I guanti spesso vengono sottovalutati perché vengono visti come strumenti per ripararsi dal freddo; in realtà sono molto di più, perché proteggono le mani anche dagli urti e dalle scivolate e garantiscono una migliore presa sulle manopole. Infine, visto che si parla di affrontare le curve in moto, è opportuno proteggere le parti del corpo più esposte quando si è in piega, ovvero gomiti e ginocchia: le saponette esterne, disponibili in vari colori e personalizzabili, sono utilissime per abbattere il rischio di lesioni in caso di caduta.
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