Ecco come imparare a guidare una moto a marce o sportiva in tutta sicurezza
La passione per le due ruote uno può averla fin dalla nascita, ma può svilupparsi anche in età più avanzata. Ma a prescindere dal momento in cui nasce l’amore per la moto, è importante sapere bene come muovere i primi passi in questo fantastico mondo, affascinante come pochi altri. Ovviamente in questa pagina non parleremo di chi vuole iniziare a girare con scooter o i classici cinquantini: qui cercheremo di dare alcuni consigli su come guidare una moto a marce o una moto sportiva. Ovviamente il tutto va fatto con gradualità ed in massima sicurezza: vediamo le dritte giuste per imparare ad andare in moto e trasformarsi in veri centauri.
Imparare a guidare bene una moto
Quando esplode in tutta la sua potenza, la voglia di viaggiare in moto diventa incredibilmente più forte della paura o delle titubanze che si possono avere quando ci si avvicina a queste affascinanti bestie a due ruote. Ma se non si hanno mai avute esperienze in sella, come accade per tutte le cose che si fanno per la prima volta, almeno all’inizio sarà necessario dedicare il giusto tempo alla teoria ed alla pratica. Non bisogna avere fretta: per imparare a guidare bene una moto servono impegno e costanza, ma tutti gli sforzi saranno ampiamente ripagati quando arriverà il momento giusto di sfrecciare in pista o di fare lunghi viaggi su strada.
Come imparare a guidare una moto a marce o sportiva?
Chi vuole imparare a guidare una moto sportiva o una moto a marce e ha già avuto esperienze con scooter e motorini potrebbe pensare che il passaggio possa venire quasi in automatico. In realtà parliamo di due mondi completamente diversi: i ciclomotori e le motociclette hanno pochissime cose in comune al di là del numero delle ruote di cui sono dotati. Ci sono differenze a livello di peso, a livello di postura, a livello di stile di guida, sicuramente più dinamica ed articolata nelle moto sportive e a marce rispetto a quello che si applica quando si è in sella ad uno scooter o ad un cinquantino. Per questo è impensabile pensare di potersi lanciare in pista o di intraprendere un lungo viaggio in strada a bordo di una moto se prima non è stato seguito un adeguato percorso di preparazione.
Come guidare una moto bene e in modo sicuro: 10 consigli
Ogni aspirante centauro può costruirsi il suo percorso personalizzato per imparare a guidare una moto, ma ci sono delle dritte e dei consigli che possono tornare utili a tutti. Noi ne abbiamo individuato dieci e ve li presentiamo in questa pagina.
Consiglio 1: iscriviti a scuola guida
Un po’ come si fa per imparare a guidare la macchina ed ottenere la patente B, anche chi vuole guidare una moto deve ottenere la giusta licenza. Iscriversi ad un’autoscuola, inoltre, è l’unico modo per ottenere il foglio rosa, documento indispensabile per poter circolare su strada e fare le prove pratiche di cui si ha bisogno.
Consiglio 2: procurati tutto il necessario
Sembra scontato dirlo, ma per imparare come guidare una moto è necessario avere una moto! Nella maggior parte dei casi è la stessa scuola guida a proporre il noleggio di un suo veicolo, ma nulla vieta all’aspirante centauro di cercare strade diverse. Ci si può rivolgere direttamente ad un concessionario oppure chiedere ad amici e conoscenti se possono prestarci la loro due ruote. Visto che durante il periodo di pratica è possibile creare qualche danno, non sarebbe una cattiva idea cominciare con una moto usata, meglio se leggera e maneggevole. Ovviamente oltre alla moto sarà necessario procurarsi tutto il corredo da motociclista: servono il casco, i guanti, gli stivali ed il giusto abbigliamento, ma di questo ne parleremo più avanti.
Consiglio 3: inizia a fare pratica
Arriva finalmente il momento di salire in sella ed iniziare a fare un po’ di pratica. Chiaramente chi non ha alcuna dimestichezza con la guida della moto dovrebbe cercare un luogo in cui esercitarsi in completa sicurezza. Gli esperti consigliano di cercare un ampio parcheggio il più vuoto possibile, in modo da potersi muovere senza doversi preoccupare del traffico. In spazi del genere sarà possibile fare pratica ed esercitarsi con curve e frenate e, nei giorni di pioggia, si può anche prendere confidenza con l’asfalto bagnato. In questo modo si inizierà a capire come reagisce la moto anche quando il terreno non è asciutto e sarà più facile gestire.
Consiglio 4: prendi confidenza con il mezzo
Con la moto ancora spenta si deve salire in sella e poi levare il cavalletto: in questo momento si inizia a sentire il peso del veicolo, una cosa a cui si deve assolutamente abituare. Per prendere confidenza con questo aspetto, tenendo i piedi ben saldi a terra si può spostare leggermente il peso della moto a sinistra e a destra. Dopo una controllata agli specchietti arriva il momento di accendere la moto: si gira la chiave e tirando la frizione (che è la leva di sinistra) si mette in moto la folle, o la marcia, tenendo comunque premuto il freno. Si preme il tasto di accensione presente sulla parte destra del manubrio e, tirando la frizione, si inserisce la prima; si rilascia la frizione e in modo molto delicato si apre la manopola dell’acceleratore. Nelle fasi iniziali sarà importante allenarsi per capire come gestire al meglio la frizione e l’acceleratore nella fase di accensione.
Consiglio 5: esercizio, esercizio, esercizio
Non esistono molti segreti: per imparare come guidare una moto bisogna fare tanta pratica. Solo così si possono acquisire quelle abilità, quei movimenti e quella sicurezza che servono per manovrare nel modo corretto la moto. Oltre al primo esercizio, che è quello di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, se ne devono fare tanti altri. Bisogna esercitarsi sulle frenate, imparando ad usare solo il freno anteriore, solo quello posteriore e tutti e due. Bisogna prendere dimestichezza con le marce: si inizia facendo cambi in progressione, in modo da imparare a gestire gas e frizione nel modo giusto. Tutti gli esercizi vanno ripetuti più volte, inizialmente girando a velocità ridotte (cosa che permette anche di imparare a gestire meglio l’equilibrio) per poi imparare a gestire meglio il ritmo. Piano piano, sempre in spazi sicuri, si potranno inserire prove di manovre più complicate, come le chicane, le frenate brusche e le curve strette.
Consiglio 6: impara dagli errori
Come dice il proverbio, sbagliando si impara: durante la fase di pratica è possibile commettere degli errori e proprio per questo bisogna continuare ad esercitarsi fino a quando si raggiungerà la giusta dimestichezza. Gli errori più comuni che ripetono chi sta cercando di imparare a guidare una moto sono i seguenti:
- dimenticarsi di togliere il cavalletto prima di accendere il motore, pratica che di fatto blocca la moto;
- frenare in curva, errore diffusissimo che si commette quando si pensa di essere entrati in una curva con una velocità troppo alta; in situazioni del genere la cosa migliore da fare è concentrarsi sull’uscita della curva e mantenere il gas costante;
- cercare trucchetti e scorciatoie; è vero che la moto è il mezzo perfetto per muoversi con più rapidità nel traffico, ma questo non significa che si possano improvvisare dribbling tra le auto. La sicurezza non va mai messa in secondo piano, soprattutto quando si ha fretta: accertiamoci sempre che gli automobilisti ci possano vedere e mettiamo sempre la freccia nei cambi di direzione.
Consiglio 7: prova situazioni diverse
Lo abbiamo già accennato prima quando abbiamo fatto riferimento all’asfalto bagnato. Per acquisire esperienza e diventare un pilota più bravo è necessario abituarsi a guidare la moto in situazioni e condizioni diverse. Rettilinei, curve, asfalto asciutto, pioggia, traffico intenso, visibilità scarsa… sono tutte cose che si possono incontrare quando si viaggia in moto, quindi sarebbe opportuno farsi trovare preparato.
Consiglio 8: segui un corso di guida sicura
L’allenamento e la pratica sono importanti, ma quello di seguire un corso di guida sicura è uno dei consigli migliori che si possa dare ad una persona che intende imparare a guidare una moto a marce oppure vuole capire come guidare una moto sportiva in piena sicurezza. Si tratta di un impegno abbastanza breve (di solito si conclude nel giro di uno o massimo tre giorni) e che non comporta un grosso esborso di denaro, ma che in realtà può dare davvero tanto al nuovo motociclista. Le lezioni in classe e la pratica in compagnia di un istruttore possono rivelarsi fondamentali nella preparazione di un aspirante centauro. E poi, alcune compagnie di assicurazione applicano degli sconti a chi frequenta corsi del genere: non è una cosa da sottovalutare.
Consiglio 9: non sottovalutare l’importanza della manutenzione
Imparare a guidare è il primo passo, ma è altrettanto importante (e la sua rilevanza aumenta con il passare del tempo) capire come prendersi cura del proprio mezzo nel modo corretto. L’operazione da fare più frequentemente è la pulizia della catena, ma le cose da controllare abbastanza spesso sono tante: la pressione degli pneumatici, il controllo dei fluidi e dei liquidi, il controllo delle guarnizioni e così via.
Consiglio 10: la sicurezza prima di tutto
Nel primo consiglio di questa guida su come imparare a guidare una moto abbiamo detto che è necessario procurarsi tutto il necessario prima di salire in sella. C’è chi pensa di poter salire in moto con un abbigliamento non adatto, ma si tratta di un clamoroso errore: il rischio di farsi davvero male cresce notevolmente, soprattutto in questa fase iniziale in cui non si ha molta dimestichezza con il mezzo. Non si può pensare di salire in moto senza avere addosso il giusto abbigliamento ed un equipaggiamento adeguato. E quando si parla di equipaggiamento non bisogna pensare solo al casco! È fondamentale indossare anche:
- una tuta da moto (indispensabile quando si è in pista) o, quanto meno, una giacca da moto. Si tratta di capi di abbigliamento studiati e realizzati appositamente per chi viaggia in moto. Sono fatti con materiali di qualità altamente resistenti sia agli urti che alle abrasioni e sono dotate delle protezioni che difendono le parti più esposte del pilota;
- i guanti da moto, realizzati in gomma e pelle di bovino o di canguro per garantire la massima protezione in caso di impatto e scivolata, ma anche il giusto livello di flessibilità e comfort ed una presa perfetta sul manubrio;